Il triello della pallamano, come in un film di Sergio Leone
Sono tre i candidati alla carica di presidente della F.I.G.H. nell’Assemblea Federale che si terrà oggi a Roma per eleggere il dirigente “numero uno” e i consiglieri nazionali per il quadriennio olimpico 2021-2024.

Triello significa duello a tre, lo specificano anche i dizionari.
Un neologismo poetizzato dall’immenso regista Sergio Leone con la mitica scena conclusiva de “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966).
Oggi a Roma si terranno le consultazioni per eleggere presidente e consiglio direttivo della F.I.G.H. in vista del prossimo quadriennio olimpico e ci sarà, appunto, un triello.
Lungi da me l’idea di associare i candidati ai protagonisti de “il buono, il brutto, il cattivo” di leoniana memoria.
Lascio ad altri questo compito ingrato. Se mi chiamo fuori non è perché non voglio farmi nemici. Quando è il caso me li faccio, perchè talvolta certe persone è meglio perderle che trovarle, sebbene sia accaduto raramente nella mia vita. In genere scelgo la strada del dialogo e della conciliazione (non so per quanto ancora ci riuscirò).
Lo faccio perché la questione è talmente complessa che non ritengo di avere gli strumenti per dire la mia.
Mi piacerebbe che un domani tutti quelli che hanno voglia di impegnarsi per la crescita della pallamano italiana si mettessero insieme per collaborare, ma so bene che è un’utopia. Non potrà accadere, ma io, anche se mi maschero bene, per certi versi sono un sognatore.
Come detto i candidati sono tre.
Pasquale Loria (lista “Ripartiamo in campo aperto”), presidente F.I.G.H. uscente.
Stanislao Rubinetti (lista “Regola 19”), ex arbitro e consigliere in carica che inizialmente ha condiviso il percorso di Loria, ma poi se ne è dissociato.
Max Dovere (lista “Il presidente per tutti”), ex portiere pluricampione d’Italia, presente agli “storici” Mondiali del 1997 a Kumamoto (Giappone). Gli unici ai quali gli azzurri abbiano partecipato.
Faccio gli auguri a ognuno di loro e soprattutto a chi avrà l’onere di dirigere la Federpallamano per i prossimi quattro anni. Dovrà rimboccarsi le maniche perché in Italia la strada della pallamano va sempre in salita.
Direi quasi che “va in salita per definizione”.
Di sicuro se il nuovo (o confermato) presidente saprà fare quello che Sergio Leone ha fatto nel cinema vinceremo i Mondiali del 2023.
Io me lo auguro e glielo auguro.
Sognare è sempre bello.

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NELL’IMMAGINE: Screenshot de “Il buono, il brutto, il cattivo” (Sergio Leone, 1966 – PEA Produzioni Europee Associate).