La “Volpe” dalle orecchie di Pipistrello

È il nome che gli anglosassoni attribuiscono all’Otocione, canide africano che caccia le termiti ascoltandone i movimenti.

“Che orecchie grandi che hai!” Disse la Termite.
“Per sentirti meglio” le spiegò l’Otocione che intanto se la mangiò.
Antica leggenda tradizionale? No, ma questo dialogo immaginario rende l’idea di cosa riesca a fare questo piccolo predatore di circa 4 chilogrammi di peso che vive nell’Africa Orientale e del Sud.
Per la precisione frequenta savane, praterie e arbusteti in Angola, Botswana, Etiopia, Kenya, Mozambico, Namibia, Somalia, Sud Africa, Sudan del Sud, Tanzania, Uganda e Zimbabwe.
Se siete una Termite (la sua preda preferita) o un qualsiasi insetto che possa stimolargli l’appetito, quando l’Otocione è nei paraggi non fate un passo, non emettete uno stridìo. Statevene fermi e muti persino se siete sotto terra perché riesce a scovarvi anche lì.
Potrete maledire mille volte l’evoluzione che gli ha permesso di sviluppare orecchie “paraboliche” e zampe capaci di scavare, ma probabilmente sarebbe l’ultima cosa che fareste.
Il suo nome scientifico è Otocyon megalotis ovvero “Orecchio-cane / grandi-orecchie”.
Un po’ ridondante, ma appropriato.
Osservandolo non è difficile capire perché lo abbiano chiamato così.
Sulle orecchie niente da dire.
È la caratteristica che salta maggiormente all’occhio. Quanto al “cane” ci sarebbe da discutere perché in realtà, dal punto di vista filogenetico, questa specie è imparentata più con le volpi propriamente dette (genere Vulpes), senza tuttavia farne parte.
Gli anglosassoni lo chiamano “Bat-eared Fox” che letteralmente significa “Volpe dalle orecchie di Pipistrello”. Una descrizione più che un nome, come è loro abitudine.
In ogni caso non c’è dubbio che l’Otocione appartenga alla Famiglia zoologica dei Canidi. Su questo sono tutti d’accordo.
Un altro formidabile adattamento di questa specie è la particolare muscolatura della mandibola che rende possibile una masticazione a grande velocità. Del resto per vivere nutrendosi di termiti non ci si può permettere di perdere troppo tempo. Altrimenti la pancia non si riempirebbe mai.

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NELL’IMMAGINE: Otocione (fotografia di Derek Keats, modificata: ritaglio/cropping. Licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic. Fonte: Wikimedia Commons).