Signora Mantide, cosa posso fare per lei?
Con l’avanzare dell’autunno può succedere di imbattersi in una Mantide religiosa in apparente difficoltà. Potrebbe essere una femmina che ha appena deposto le uova o ha ancora il “pancione”.

Autunno, andiamo. È tempo di morire.
Per noi, che nella società moderna stiamo addirittura provando a cancellare il pensiero e la consapevolezza della morte, non è facile comprendere come sia normale per certi animali avere una vita breve. A volte brevissima.
Eppure è la norma per molte specie, ad esempio gli Insetti.
Con l’arrivo dei primi freddi, capita di sentir dire “Ho trovato in giardino una Mantide religiosa che mi sembra malata. La metto in garage così resta un po’ al caldo”.
I social sono un’ottima fonte per avere il polso della situazione ed è lì che si leggono i commenti come quello riportato.
L’empatia nei confronti di altre specie viventi è una bella cosa, ma il rispetto della natura dovrebbe passare anche, se non soprattutto, dalla sua comprensione.
Dire che a breve quella Mantide è destinata a morire pare brutto, ma è vero.
Così vuole la natura e così, almeno per adesso (in futuro chissà), è scritto nella storia evolutiva di questa specie.
In genere le mantidi religiose incontrate in autunno inoltrato sono femmine adulte che hanno appena depositato la loro ooteca (l’involucro che contiene le uova) oppure si apprestano a farlo prima di chiudere il loro ciclo di vita, che è annuale e dura circa 8 mesi.
E i maschi? Sono davvero stati tutti decapitati nel corso dell’accoppiamento? Ovviamente no anche perché il cannibalismo intraspecifico della femmina nei confronti del consorte durante l’amplesso avviene in una minoranza dei casi, al di là di quanto vuole l’immaginario collettivo. Oltretutto il cannibalismo tra mantidi religiose, insetto con abitudini solitarie, può verificarsi anche al di fuori dell’amplesso.
In ogni caso i maschi, che sono più piccoli e fragili, durano ancora meno.
Davvero non ha senso dare una mano a una “mamma” Mantide che sta soffrendo per il freddo e la vecchiaia?
Cominciamo a non portarla in garage, dopodiché qualche modo per aiutarla c’è:
> Usiamo meno pesticidi (va anche a nostro vantaggio).
> Non ammazziamo a scarpate tutto quello che cammina con sei, otto o più zampe.
> Rispettiamo (soprattutto se non sappiamo a chi appartengono) le uova di insetti o ragni e anzi, se sono state deposte in luoghi a rischio come panchine o muretti su cui ci si siede, facciamo il possibile per proteggerle.
> Quando in primavera vediamo zampettare delle piccole mantidi ricordiamoci la loro storia e del fatto che non ci causano alcun danno, anzi.
La Natura può forse apparire cinica ai nostri occhi, ma sovente noi, magari in modo inconsapevole, lo siamo infinitamente di più.

Se ti interessa sapere altro sulla Mantide religiosa clicca QUI (link a Wikipedia).
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NELL’IMMAGINE: femmina di Mantide religiosa che deve deporre le proprie uova (fotografia di Robert, modificata: ritaglio/cropping. Licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic. Fonte: Wikimedia Commons).